La mia solidarietà

Mi chiedono da più parti di partecipare a iniziative di solidarietà con Erri de Luca, sotto processo in Val Susa per aver appoggiato la lotta dei No Tav. Mi spiace, ma non riesco a dare solidarità ad Erri de Luca, che riesce a far parlare di sè per il suo impegno in Val di Susa, ma rifiuta ogni impegno , neppure quello della parola, per la Palestina, che  è sempre più sola, oppressa, violata in ogni modo, nell’indifferenza colpevole del mondo.

Credo che quando si prende parte per gli oppressi e per gli ultimi si deve avere il coraggio di prendere parte per tutti gli oppressi e gli ultimi, non c’è possibilità di cambiamento e di riscatto senza una visione ed una solidarietà più ampia. Come fa Erri de Luca, scrittore, pensatore che si dice impegnato, a non vedere le similitudini, le analogie? come fa a non vedere che il filo spinato usato in Val di Susa viene direttamente da quello usato in Palestina? come fa a non vedere che i chek point, le zone rosse, le barriere, le fence, i muri, sono usati ogni giorno in Palestina, e che ora si trasporta quella realtà nelle nostre città? I processi sono vergognosi, la violenza è inaccettabile, ma la mia solidarietà va alla Val di Susa tutta, violata e distrutta, e alla Palestina, violata e distrutta, la mia solidarietà va ai valsusini, che resistono, e la mia solidarietà va alla  gente di Palestina, a Gaza, sempre bombardata, a Hebron, spogliata, alle ragazzine imprigionate per aver rubato le ciliege,ai molti prigionieri in sciopero della fame, e ai quattro ragazzi accusati di terrorismo in Val Susa. la mia solidarietà, e il mio impegno va alle donne e agli uomini che resistono, in Italia come in Palestina, e non riesco ad appoggiare chi discrimina

Nicoletta