È tempo di cambiare passo sul pianeta Terra

Ho cercato di scrivere questo post dall’Italia, ma il mio pc di là, stanco e disorientato dai miei andirivieni, lunghi periodi di silenzio e poi uso pressante, non ha collaborato e non mi è stato possibile inserire il testo che segue, che ho trasformato in un post sulla pagina di Stelle Cadenti, continuo a pensare che il suo posto sia qui sul blog, quindi lo trascrivo, con piccole modifiche

WordPress e il mio pc non si capiscono, almeno non oggi…e quindi non riesco a pubblicare sul blog, ma questa riflessione volevo farla, e quindi eccovi un post molto scritto! :“È tempo di cambiare passo, sul pianeta Terra” Con questa frase termina il libro di Ileana Montini, La valigia di cuoio -in viaggio tra novecento e ventunesimo secolo. Il libro è un viaggio appunto, fatto di molti pezzi, di molte suggestioni, partendo e ritornando attraverso il tempo ed i luoghi con un andare e venire della memoria che riesce a dare un quadro affascinante della storia recente. Ne parlerò più a lungo, perché il libro lo merita, ma ora vorrei semplicemente continuare il gioco delle suggestioni e raccogliere questo suggerimento.

Il clima generale che stiamo vivendo, quello del male pericoloso e che ci può attaccare, del vaccino sperimentale e pericoloso che ci può danneggiare, ci ha resi un po’ folli, astiosi, astiose, saccenti e pretenziose ognuna ed ognuno con le nostre verità ben strette in tasca.Intanto si frantumano amicizie e legami, si fanno critiche pesanti, si formulano giudizi di merito che lasciano tutti con un malessere di fondo. Insomma, siamo arrabbiate ed arrabbiati, incattiviti, inaspriti, a chi ricorda alcuni fatti, ne opponiamo altri, prove eclatanti di malafede e di incapacità a comprendere ed a prendere atto della rischiosa realtà in cui stiamo vivendo.

E in segreto, ognuna ed ognuno di noi si trova a coltivare panico inconfessato e speranze indicibili che le previsioni peggiori non si avverino.

Ebbene sì, è davvero ora di cambiare passo, di guardarsi di nuovo negli occhi, di riprendere il lavoro di ascolto, di tessitura di relazioni, di alimentazione di affetti e speranze.

Abbiamo bisogno di rimettere in moto i corpi, gli affetti ed anche le dimostrazioni di affetto tradizionali: secondo le indicazioni ufficiali non potrei abbracciare nessuno, tanto meno mia sorella o mia figlia, a rischio di trasmettere questo male insidioso che minaccia il nostro respiro, ma io so che l’abbraccio è terapeutico, che libera energie positive, che aiuta a rilassarsi ed a respirare, e allora che cosa devo fare? Come devo agire? Io da subito ho pensato che il massimo delle precauzioni, a fronte di persone particolarmente fragili e a rischio, fosse quella di tenere un camice od un vestito pulito e disinfettato, e magari delle scarpe diverse per casa e per la pubblica strada, e poi un abbraccio caldo, una carezza, sono messaggi di amore e salute che non possono che fare bene.

Ma al di là delle precauzioni, ognuno di noi mantiene le sue ferme convinzioni, vaccino sì, doveroso, vaccino no, pericoloso e non risolutivo… ok, teniamocele, ma insieme teniamoci la voglia di incontrarci e l’affetto.

Ragionando su un aiuto di cui potremmo aver bisogno in questo periodo, mi sono venuti in mente i fiori di Bach, e la possibilità di usarli come sostegno e coadiuvante.

Sento già gli scettici blaterare “acqua fresca” bene, l’acqua fresca non fa male, e quindi già siamo un bel passo avanti rispetto alle medicine o non medicine che ci propinano in questo periodo. Io proporrei a tutti di prendersi per un po’ le gocce di Holly, che aiuti a liberare le energia positive ed a lasciar perdere l’ira e il dissenso giudicante. Risvegliare le energie dell’amore è fondamentale ora, e Holly può davvero aiutare a spostare lo sguardo. E poi, pare che i vaccini, e forse anche la malattia, influiscano anche sul nostro corpo eterico, sulla capacità stessa di guarirsi e rigenerarsi. Le cellule del corpo umano sanno rigenerarsi e guarirsi, quindi bisogna sostenerle e fidarsi della loro capacità. Ecco dato che ci sentiamo in vario modo invasi da questo corpo estraneo, sia il virus, o il vaccino, allora consiglio, anche a me, di prendere Crab Apple, il fiore di Bach che appunto cura la malattia, la sensazione di essere invasi ed occupati da un corpo estraneo. Tutto questo parlare di rischi, di malattia, di dolore, di morti, di respiro malato, ci ha sfiancate e sfiancati, dobbiamo riprendere contatto con le nostre capacità di risanamento, con le nostre competenze, e quindi suggerisco di farsi aiutare da Elm, il fiore che sostiene nella stanchezza, nel cedimento, quando dimentichiamo persino di avere le risorse che abbiamo e non riusciamo ad usarle.

Prendere le distanze in modo sano, non farsi coinvolgere dalla paura e dal dolore generalizzati diventa importante per muoversi serenamente e prendere decisioni utili e non dettate dalla paranoia, Red Chestnut può darci una mano a mantenere relazioni sane e a non caricarci delle pene o degli errori altrui: ognuno ha diritto di fare il suo cammino e le sue scelte. É giusto sottolineare i problemi ed i rischi, ma ogni forma di ostracismo e di aggressione va bandita, perché nessuno può fare il cammino di un altro. Tu gli offri il tuo punto di vista, gli dai un input, ma ogni persona fa le sue scelte e fa il suo cammino.Siamo vissute e vissuti troppi mesi immerse fino agli occhi nella paura Aspen ci potrebbe aiutare, se ci sentiamo costretti dalla paura e incapaci di gestire con serenità i problemi.

Ci hanno anche indotto il sospetto, e questo ha aperto la strada alla delazione, alla repressione, alla divisione, al considerare l’altro il pericolo. Se il gioco di dividerci è riuscito alla grande ai gestori del potere che così possono far passare i loro diktat senza problemi, noi dobbiamo contrastarlo attivamente, facendo spazio al gioco, molto più piacevole, dell’amore, del reciproco sostegno, dell’immaginare il nuovo condiviso, di aprire i cammini, accogliere, curare, prendersi cura gli uni delle altre, ed insieme del pianeta che stiamo lasciando devastare.

Abbiamo bisogno di amore, di fantasia, di capacità di rompere gli schemi ed i pregiudizi senza romper i corpi e gli affetti. Abbiamo bisogno di cambiare passo , dalle metafore di guerra a quelle dell’incontro, dell’amore, della condivisione. Ci feriscono alcune reazioni? Diciamolo apertamente ma senza ritorsioni e ferite a nostra volta, spostiamo lo sguardo e cambiamo gioco, in modo che sia possibile ancora giocare e ridere. Io credo che questo video, di cui metto il link, ci possa aiutare a riprendere insieme la voglia di vivere, di usare corpi e menti in modo differente, e aprirci agli altri.

Intanto le manifestazioni di Londra, e ora anche quelle in Francia, ci dimostrano che il popolo unito non è condannato a subire, ma può riprendere in mano il cammino della sua vita e di quella del pianeta, senza lasciarsi ottenebrare dai profeti di morte che ci governano

Informazioni su ragionandoci

scrittrice, artista, mi piace riflettere sulle cose, scrivo poesie, racconti, ci ragiono e ne scrivo... sono responsabile delle edizioni per l' associazione Stelle Cadenti
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